VINCITORI 2010 - Pentedattilo Film Festival

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VINCITORI 2010

IL FESTIVAL > EDIZIONE 2010

TERRITORIO IN MOVIMENTO

PRIMO PREMIO
TRANSIT
di Chris Roche, Inghilterra
Per la capacità di raccontare in modo essenziale ma profondo la scoperta da parte di un bambino
del mondo degli adulti in un incontro drammatico e colmo di sguardi.

SECONDO PREMIO
VISICHKO ZA TEB
di Toma Waszarow, Bulgaria
Un racconto cinematografico che è un salto nel tempo, un tempo presente popolato di personaggi
solo apparentemente fantastici ma profondamente umani.

TERZO PREMIO
UNA CAJA DE BOTONES
di Maria Reyes Arias, Spagna
Per la delicatezza e discrezione del racconto e la poetica della narrazione visiva, un tema quello
della povertà particolarmente difficile da trattare.


CORTO DONNA


MIGLIOR CORTOMETRAGGIO EX – AEQUO
COCCULINELIDAE
di Geraldine Frery, Francia
Per la raffinatezza stilistica che esalta la cura dei dettagli,in particolar modo la scenografia, in una
scrittura originale e un’ interpretazione precisa e puntigliosa.

5 RECUERDOS di Oriana Alcaine e Alejandra Màrquez, Spagna
Per uno sguardo che, evocando con levità e leggerezza il percorso reale e immaginifico della
memoria, ci conduce per stratificazione in un racconto in cui tutti si possono riconoscere.


CORTO GIOVANI

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
XIE ZI di Giuseppe Marco Albano, Italia
Per la storia poetica raccontata con abile scelta delle inquadrature che, attraverso un’ottima
interpretazione del piccolo protagonista, ci immerge in uno dei drammi sociali del nuovissimo
millennio.

DOCUMENTARI

MIGLIOR DOCUMENTARIO
UNERTHING THE PEN
di Carol Salter, Inghilterra
Perché dimostra che nel mondo moderno il potere della “penna” è importantissimo e può
denunciare problemi vecchi e nuovi dei paesi in via di sviluppo. Inoltre, dimostra che questo potere
è tenuto ben saldo dai paesi ricchi del mondo, infatti un giovane pastore africano intuisce che per
migliorare il suo stato sociale deve avvicinarsi al potere della penna ma si rende conto che il sapere
costa e a lui non è consentito perché non ha i soldi. C’è qualcuno che gli impedisce di crescere:
l’Occidente ricco.




 
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