GIACOMO CUTICCHIO ENSEMBLE - Pentedattilo Film Festival

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GIACOMO CUTICCHIO ENSEMBLE

IL FESTIVAL > EDIZIONE 2016 > CONCERTI 2016
Domenica 11 DICEMBRE ore 20.30             

Ingresso euro 5 - Il biglietto di ingresso è cumulativo con la serata di premiazione e proiezione dei cortometraggi vincitori.                          

Teatro Francesco Cilea - Reggio Calabria
GIACOMO CUTICCHIO ENSEMBLE in Concerto
 
Quaderno di danze e battaglie dell'Opera dei Pupi
 
Nicola Mogavero sax soprano e baritono
Mauro Vivona corno
Paolo Pellegrino violoncello 1°
Aliya Bakieva violoncello 2°
Giacomo Cuticchio pianoforte e direzione

Il Pentedattilo Film Festival si apre al leggendario mondo dell’Opera dei Pupi, riconosciuta dall’UNESCO “patrimonio orale e immateriale” dell'Umanità, con l’ Opera musicale “Quaderno di danze e battaglie dell’Opera dei Pupi” eseguita da Giacomo Cuticchio Ensemble ad apertura della serata di premiazione e proiezione dei cortometraggi vincitori.
 
Una sorta di "musica a programma" dove in 5 tempi, l'immaginario dell'ascoltatore materializzando visivamente ciò che la musica trasmette, potrà gustare momenti topici del Teatro dei Pupi Siciliani come battaglie, galoppi, ma anche zuffe infernali, intrighi di palazzo, tradimenti, amori, fedeltà...
 
 
Questo mio Quaderno di Danze e Battaglie dell’Opera dei Pupi è un omaggio al lavoro degli opranti pupari e alle loro creature, evocate con citazioni sonore, incanti e suggestioni tra le armonie, i ritmi. La Ouverture, come da tradizione, introduce l’azione e i temi delle narrazioni cavalleresche sviluppate nei brani seguenti. Arditi e Trame è una rappresentazione musicale del “vantamento” dei Paladini di Francia, la tradizionale parata che vede sfilare i cavalieri di Carlo Magno col seguito di principesse e scudieri, finché lo squillo del “corno di guerra” annuncia l’assedio dell’esercito avversario e, con esso, l’apprestarsi della seguente Battaglia, scandita inizialmente dal tempo composto in 7/8, chiamato a evocare il battito del piede - quasi una danza - che gli opranti praticano dietro le quinte per dare ritmo a una singolar tenzone tra paladini, mentre il seguente tempo ternario, che chiude il numero guerresco, è lo stesso del tactus tradizionale delle battaglie campali. Una serenità distesa tra tensione e abbandono caratterizza il successivo quadro, Pene d’amore perdute, sospeso tra la delicatezza dell’amor cortese e l’asprezza dei paradigmi etici che caratterizzano le relazioni tra i Paladini di Francia. L’ultimo quadro introduce l’ascoltatore dentro La fabbrica degli incantesimi, in cui prende vita il “fantastico” del Teatro dei Pupi, tra potenti maghi, maestri d’ogni incanto e sortilegio. Maestri di canto e d’incanto sono anche gli straordinari musicisti dell’Ensemble, ora Paladini ora opranti in questo mio teatro sonoro: Nicola Mogavero che s’alterna tra le agilità del sassofono soprano e le profondità morbide e rugose del sax baritono, Mauro Vivona con l’ottone guerriero del suo corno, Paolo Pellegrino ed Aliya Bakieva ai violoncelli, in un continuo cimento tra aperture solistiche e colore orchestrale. Il mio pianoforte prende parte all’Opera come l’antico pianino a cilindro, cui la tradizione assegna il ruolo di commentatore musicale degli spettacoli del Teatro dei Pupi, quello stesso pianino che io suonavo da bambino durante il mio apprendistato di puparo. La Rapsodia Fantastica che chiude il programma, interpretata da Chiara Andrich con le immagini abili e affettuose del suo video, è una composizione liberamente articolata in cui lascio vivere e risuonare il lavoro, i ritmi e le atmosfere del Teatro di famiglia”.
Giacomo Cuticchio

Programma dell’Opera:
Primo tempo
Ouverture 6’
Arditi e trame 5’
Battaglia 5’
Pene d’amore perdute 7’
La fabbrica degli incantesimi 6’
Secondo tempo
Rapsodia fantastica 18’

Guida all'ascolto
L’Ouverture rivela subito il carattere dell’intera composizione, presentando i molteplici momenti che ritroveremo poi nel resto dell’opera. Il secondo quadro Arditi e Trame suole essere un omaggio al vantamento dei Paladini di Francia, una marcia che vede sfilare i prodi cavalieri di Carlo Magno insieme a scudieri e principesse; il tutto verrà bruscamente interrotto dal “corno di guerra” che annuncerà l’assedio di un esercito avversario con il seguente quadro della Battaglia. In questo terzo quadro, vi sono concentrati tempi e rit- mi tipici delle battaglie del teatro dei pupi, l’iniziale ritmo composto di 7/8 rievoca infatti la ritmica del battito del piede che i pupari usano sul palcoscenico per scandire i duelli, quasi fosse una danza, per poi passare ad un ritmo ternario, tipico delle battaglie campali. Il successivo quadro Pene d’amore perdute manifesta un clima di serenità dove amor cortese e regole di cavalle- ria suggeriscono un codice ora etico, ora aspro da preservare. L’ultimo quadro La fabbrica degli incantesimi chiude l’opera palesando quella che è la reale natura del Teatro dei Pupi, il fantastico, infatti l’omaggio a stregoni e maghi, creature animate dai pupari (importanti quanto i paladini) è il segreto del mondo dei pupi. Nella seconda parte del concerto, chiamata Rapsodia Fantastica, ritmi ed atmosfere del mondo epico-cavalleresco vengono musicati con la video-proiezione di Chiara Andrich. Nel laboratorio nasce un pupo. Si assemblano ossatura, testa e armatura. Musica e immagini procedono per temi. Il video e l’esecuzione live del Giacomo Cuticchio Ensemble sono un omaggio al lavoro degli opranti pupari e alle loro creature che, come fossero evocate dalla musica, prendono vita nello schermo.
 
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